Se Godzilla fosse stato un gatto…
{Non chiedetemi “perchè”}
Se Godzilla fosse stato un gatto…
{Non chiedetemi “perchè”}
Ogni mattina, nella vecchia casa mi svegliavo e mi ritrovavo il gatto che inspiegabilmente aveva colonizzato il 96% del cuscino, acciambellandosi sulla mia testa. Questo gli è valso il soprannome (l’ennesimo soprannome) di “gatto-berretto da notte”.
Ahimè, dopo il trasloco ho smarrito il mio berretto. Dove andasse a dormire… e chi lo sa? Ma sta notte è tornato! Da me. Così oggi mi sono svegliata con la coda di Thor che mi solleticava il naso, e ho sorriso.
È una bella routine svegliarmi e sentirti russare. Fa niente se mi pigi l’uva nei capelli, me li strappi e poi te li trovo a mazzetti tra le zampe.
A costo di diventare pelata…
non te ne andare mai più!
Poichè sono alla ricerca di un nuovo appartamento, l’altro giorno mi sono iscritta al sito internet dell’ennesima agenzia immobiliare. In quel frangente, oltre a fornire dettagli personali del calibro di “quante volte al giorno mi lavo i denti” o “quale forma astrale avessi nella mia precedente vita” e rispondere a domande a trabocchetto del tipo: come risolverei il problema della fame del mondo; o dover fronteggiare problemi di trigonometria applicata e sbrigliare matasse di perigliosi quiz logici (talvolta quei form sembrano test d’ingresso per entrare a medicina, ci manca solo che li mettano a tempo!), tra le varie informazioni mi è stato chiesto persino di compilare un CV…. anche per il mio gatto (con tanto di foto allegata)…Ora da qui il mio dicotomico dubbio, è meglio optare per un’immagine che sia:
1) Formale ( ma menzognera)
2) o puntare sulla ( cruda) realtà?
Scene di vita quotidiana: